31/03/2023

Entrata

Eccomi! Sono qui per guidarvi, mi chiamo Lavinia e sono una libellula. Questa parola nasce nell’antica lingua latina ed era il diminutivo di LIBRA che significa bilancia. Pensate alle vecchie bilance, non a quelle moderne che possono anche parlare, a quelle costruite con i due piatti che, per pesare, dovevano rimanere in equilibrio, perfettamente orizzontali, come la linea dell’orizzonte. Ci hanno chiamato LIBELLULE perché, quando voliamo, le nostre ali sono perfettamente orizzontali! È una vera magia! In effetti noi siamo animali davvero fantastici e siamo il simbolo delle trasformazioni. Ma c’è un altro tipo di magia, proprio qui, intorno a noi e questi luoghi che visiteremo ne sono pieni: è una sorta di magia che affascina e coinvolge e che ci fa giocare con i cambiamenti. È la magia del tempo, è la magia del passato che, se ci guardiamo intorno, piano piano prende vita.

Ecco! Proprio nel cortile, da dove siamo entrati, tantissimi anni fa, arrivavano le carrozze, ancora prima arrivavano i cavalli perché erano più comodi delle carrozze che, solo dopo il 1300, verranno usate da tutte le persone importanti per i loro viaggi. Se osservate bene ed ascoltate con attenzione, sentirete il rumore degli zoccoli e fra poco vedrete il papa arrivare, preceduto da tanti altri cavalieri, sul suo cavallo bianco con la gualdrappa rossa. Guardate come il vento solleva il manto rosso del pontefice!

Con le carrozze o con i cavalli, i viaggi erano sempre lunghi e faticosi e, quando arrivavano qui papi, cardinali, vescovi, si riposavano, pregavano, mangiavano e poi si mettevano al lavoro e c’erano tante persone che si prendevano cura di loro.