24/09/2018

11. Lapidario e Collezione Archeologica

Lasciandoci alle spalle la Cripta e la Cattedrale si accede all’ultimo ambiente del percorso museale, suddiviso in tre grandi spazi. Il primo è detto Criptoportico. Si tratta di un lungo portico coperto da poderosi archi duecenteschi. In questa prima sala è esposta una ricca collezione archeologica di cippi, iscrizioni e lapidi di epoca romana e, all’interno delle tre teche, pezzi appartenuti a Onorato Capo e donati alla Cattedrale all’inizio del XX secolo. Emergono soprattutto le olle, le lucerne, un raro sonaglietto a forma di porcellino e gli ex voto, alcuni dei quali realizzati a forma di organi umani o frutti. Nessuno degli oggetti esposti in questa sala è direttamente connesso alla storia della Cattedrale poiché sono riferibili a periodi storici precedenti la sua costruzione.

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La sala successiva è l’antico braccio sud del chiostro e accoglie lapidi in vario modo appartenute alla Cattedrale e databili tra il XIII e il XIX secolo. Sicuramente le più interessanti sono quelle che accolgono le decorazioni cosmatesche, con le rote e gli intrecci di tessere policrome di diversi tipi di marmo, oro e madreperla. La grande terrazza verso nord si affaccia sui Monti Ernici e cela sotto la pavimentazione una grande cisterna, lunga più di 14 metri, larga oltre 9 e alta più di 10, oggi sempre vuota e visitabile in occasionali aperture straordinarie.

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L’ultima sala in fondo accoglie altri resti dell’arredo liturgico fisso cosmatesco del XIII secolo provenienti dalla chiesa, tra cui porzioni di pavimentazione, lastre decorate con motivi geometrici e pezzi di altari. Infine, oltre la transenna in metallo, sono esposte le lastre marmoree del IX secolo, decorate con i tipici motivi geometri a nastri bisolcati, croci ed elementi vegetali, riferibili all’antica cattedrale di età carolingia, sostituita dall’attuale chiesa romanico-gotica.

Prima di lasciare il Museo e tornare nella biglietteria, vi invitiamo a osservare le due stupende campane in bronzo realizzate dal fonditore Obertino per il Palazzo Comunale di Anagni nel 1240 e per la chiesa di San Giovanni de Duce nel 1250. Entrambe furono donate alla Cattedrale alla fine del XIX secolo.

Speriamo abbiate potuto apprezzare la visita a questo edificio madre di tutte le nostre chiese e che portiate negli occhi e nel cuore la testimonianza preziosa dei nostri antenati di un’epoca che al contrario di quanto si pensi comunemente fu piena di fede e amore per la vita.