La costruzione della Cappella Caetani venne completata nel 1296 per volere di papa Bonifacio VIII, allo scopo di accogliere le spoglie di alcuni personaggi legati alla figura del pontefice anagnino e per celebrare il duplice potere, temporale e spirituale, di Bonifacio e della sua discendenza familiare.
Sulla parete est è possibile ammirare il sepolcro Caetani, costituito da un ciborio a due colonne addossato al muro. I sarcofagi per la sepoltura sono due, dei quali il più piccolo è caratterizzato da una decorazione musiva con cinque scudi araldici della famiglia Caetani. Secondo la tradizione, la famiglia Caetani sarebbe originaria della città marittima di Gaeta da cui derivano le due onde marine su fondo dorato che caratterizzano il suo stemma e il nome “Gaetani”, o nella versione romana più aulica, “Caetani”.
L’affresco che decora la porzione di parete inquadrata dal ciborio fu realizzato tra la fine del 1296 e il 1297, ma subì numerose ridipinture nei secoli seguenti. Al centro la Vergine è seduta su un trono con il Bambino benedicente; ai lati santo Stefano a destra, e, forse, l’arcivescovo di Canterbury Thomas Becket a sinistra, presentano due personaggi inginocchiati. Essi sono due esponenti importanti della famiglia Caetani: quello di destra è Roffredo II, il potentissimo conte di Caserta, fratello di Bonifacio VIII; quello di sinistra, che aveva in origine un cappello cardinalizio accanto alle ginocchia, era il cardinale Benedetto II Caetani. A causa degli infelici rifacimenti, attuati già prima del 1749 e ancora nel corso del XIX secolo, il cappello cardinalizio sparì dall’affresco e il cardinale venne trasformato in frate francescano, identificato come il beato Andrea Conti, zio materno di papa Bonifacio VIII.
Ora possiamo lasciare il piano della chiesa e scendere nei sotterranei della Cattedrale attraverso la scala che troverete appena fuori la Cappella Caetani. Vi ricordiamo che potete entrare in Cripta, ambiente numero 10, solo a luci accese e solo dopo aver visitato gli ambienti 8 e 9 che la precedono. Vi ricordiamo inoltre che, una volta spente le luci della Cripta, dovete necessariamente proseguire in avanti e uscire dalla stessa attraverso la scala opposta, per questo vi consigliamo di entrare al momento dell’accensione, così da avere a disposizione l’intero turno di visita di venti minuti. Ci raccomandiamo, inoltre, di non appoggiarsi a pareti, colonne e sistema di illuminazione e di rispettare un doveroso silenzio.