24/09/2018

4. Sagrestie

Le Sagrestie furono realizzate nell’Ottocento chiudendo un portico che si affacciava sul chiostro, così come potete vedere guardando oltre le finestre. Esse accolgono una serie di armadi a parete in legno di noce di pregevole manifattura laziale, databili agli inizi del XX secolo, caratterizzati da modanature molto semplici, linee austere e una voluta mancanza di decorazioni.

Sebbene siano inserite nel percorso di visita, le Sagrestie della Cattedrale di Anagni e tutta la mobilia presente continuano ad assolvere gli scopi per i quali sono state realizzate, connessi alle normali funzioni liturgiche della Cattedrale.

Dentro le teche collocate al centro della prima Sagrestia sono conservati i busti-reliquiario di san Pietro vescovo e di san Magno. Si tratta di due opere d’oreficeria di particolare pregio, realizzate nel 1542 in lamina d’argento, su una base in legno che accoglie le piccole teche con le sacre reliquie.

Ancora oggi questi busti vengono solennemente portati in processione per le vie del centro storico il 18 agosto, la sera precedente la festa del santo patrono, all’interno della macchina processionale conservata nella navata destra della Cattedrale.

La tradizione narra che, per preservare i due busti, nel XVIII secolo si decise di sostituirli con una statua lignea che gli anagnini disprezzarono a tal punto da colpirla con dei cocomeri durante la processione. Da allora i busti tornarono ad essere protagonisti indiscussi della celebrazione e la statua fu posta nel convento delle suore cistercensi.